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La mia nuova vigna

Scritto da Fabrizio Battaglino il 25 Marzo 2023

Questo che vedi nel video è il rinnovo parziale della vigna Colla.

La sua creazione è stato qualcosa di davvero emozionante perché questa era una vigna di mio nonno, che anche mio padre ha coltivato.

Un pezzo di storia che mi sono sentito in dovere di riscrivere, ma quando dico riscrivere intendo mantenere.

Ti spiego meglio. Le vecchie viti non erano più molto produttive, quindi ho deciso di sostituirne una parte con le nuove, che abbiamo ricavato dalle marze della vigna vecchia. In parole povere, abbiamo utilizzato i tralci della potatura per la nuova annata per creare un clone della vecchia pianta, così da avere la stessa tipologia di nebbiolo.

Detto così non sembra niente di speciale, ma trovo che mantenere una tradizione da tramandare a coloro che verranno sia qualcosa di romantico.

Ci tengo che questa vigna duri a lungo, desidero che i miei figli (ormai la quarta generazione) possano godere dei suoi frutti, proprio come ho fatto io.

Immagino le mie viti come la prosecuzione della mia mano, fanno parte di me, del mio carattere e questo rapporto stretto è ciò che distingue ciascun piccolo produttore. E’ la forza di tutti coloro che, come me, ogni giorno si dedicano al proprio lavoro con passione.

A livello pratico

La nuova vigna si pianta in primavera, quando il ciclo vitale della pianta si risveglia.

In estate le piantine crescono e cominciano a svilupparsi, ma occorrono tre anni per vedere i primi frutti. A partire dal quarto, la produzione entra a regime.

Con queste uve produrrò il Nebbiolo d’Alba DOC, quello che oggi conosci come Paradì, il mio vino più giovane, più quotidiano.

Per ottenere il Roero DOCG dovremo attendere almeno quindici anni, quando le viti saranno ormai adulte e daranno frutti di grande qualità che si trasformeranno in vino dal carattere complesso.

Ma non temere, il Roero DOCG Colla continuerò a produrlo con le uve dei miei vigneti storici 🙂